Le inusuali temperature influenzano la programmazione dei saldi
In un clima che vede spiagge popolate e abbigliamenti leggeri persistere fino a novembre, si pone il dilemma di quando effettuare il cambio del guardaroba. Un clima insolitamente mite dissuade sicuramente dall’acquisto di capispalla pesanti come piumini e parka. È ormai chiaro che il cambiamento climatico sta alterando le abitudini di acquisto dei consumatori. Le temperature più elevate hanno condotto a un calo delle vendite di vestiario autunno-inverno, con una riduzione che tocca punte del 20% rispetto all’anno scorso.
Benny Campobasso, Presidente nazionale della Fismo appartenente a Confesercenti, chiarisce il motivo di un possibile slittamento dei saldi di stagione. L’idea è che gli sconti invernali non debbano più iniziare a gennaio, ma siano rimandati alla prima settimana di febbraio.
La motivazione dietro il potenziale posticipo dei saldi, secondo Campobasso semplice “Negli ultimi anni a incidere negativamente sulle vendite è stato il Covid, l’inflazione, la difficile situazione geopolitica e le conseguenze del cambiamento climatico: Far slittare di un mese la data di inizio dei saldi invernali è nell’interesse di tutti” mirare a permettere ai commercianti di recuperare parte dei profitti “In un periodo di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo consentirebbe ai negozianti di vendere, prima di svendere” in un contesto di vendite in declino. “Le reazioni alla proposta sono state in maggior parte positive”, dice “Mi sembra assurdo parlare di saldi di fine stagione a gennaio quando sarà in quel periodo che, forse, incominceremo ad avere temperature un po’ più invernali“. Campobasso “Sto ricevendo molti riscontri positivi però c’è ancora silenzio da parte delle istituzioni. La cosa che mi stupisce è che altre associazioni di categoria non si siano ancora espresse“, evidenziando come la mossa sia funzionale alla salvaguardia dell’efficacia del settore commerciale. “Questa proposta è dettata dall’urgenza ma noi è da tempo che chiediamo un posticipo sia nei saldi invernali che in quelli estivi. L’obiettivo è che non sia solo una misura transitoria ma definitiva. Ormai le stagioni stesse si spostate, non c’è tempo per smerciare gli articoli a prezzo pieno“. Al centro di tutto vi è il corretto funzionamento del sistema commerciale “I saldi sono una materia regolamentata, anche nell’interesse dei consumatori. Il fatto, per esempio, che non si possano vendere prodotti che non siano di stagione è una garanzia.”