Man mano che la situazione peggiora, il bilancio delle vittime aumenta e ora si attesta a quasi 1800. È stato il più grande terremoto nella regione in 24 anni, secondo gli esperti.
Un totale di nove persone vivevano lì. Sto aspettando due dei miei figli che sono ancora sepolti sotto le macerie. Una donna ha detto a Reuters di essersi sentita “scossa come in una culla” quando si è verificato il terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la Turchia centrale e la Siria nordoccidentale. Il suo braccio era in frantumi e il suo viso era danneggiato. Il suo condominio a Diyarbakir, che aveva sette piani, è ora un cumulo di rovine.
Damasco, la capitale della Siria, sta attraversando una grave crisi umanitaria. Samer ha affermato che “tutte le opere d’arte dai muri di casa mia erano cadute”. ha dichiarato Samer. Dopo una notte di terrore, mi sono svegliato sudando freddo. Abbiamo finito di prepararci e ora stiamo aspettando fuori.
Molti turchi, come quelli delle zone colpite della Siria e di Beirut e Tripoli in Libano, si sono infagottati sotto la pioggia e sono saliti sulle loro automobili nel caso si verificasse un altro crollo.
Il cittadino turco Erdem della città di Gaziantep esclama: “Non ho mai sentito niente del genere nei miei 40 anni di vita. Almeno tre volte, abbiamo sperimentato forti scosse.
Peggioramento del bilancio delle vittime
Nel frattempo, il bilancio delle vittime è in aumento, con le stime più recenti che indicano il numero delle vittime intorno a 1800. Insieme alle 1014 morti accertate in Turchia, 783 persone sono state confermate morte in Siria.
Una zona di catastrofe, la Siria nordoccidentale. Il membro dei White Helmets Ismail Al Abdullah afferma:
“Abbiamo bisogno del sostegno di tutti per salvare la nostra gente”. I Caschi Bianchi forniscono protezione civile nelle parti della Siria controllate dai ribelli. Per favore aiutaci. Il resto del mondo ha la responsabilità di aiutarci e sostenerci. Abdullah ha detto alla BBC che il terremoto ha distrutto “molti edifici in molte città e villaggi nella parte nord-occidentale della nazione”.
Stava segnalando da Sarmada, che è vicino al confine turco. I nostri team hanno reagito a ogni richiesta, ovunque e in ogni struttura, eppure molte persone mancano ancora. Stiamo facendo del nostro meglio per salvarli, ma è dura.
Il direttore dell’osservatorio Kandilli e dell’istituto di ricerca sismica Haluk Zener lo ha definito il “più grande terremoto che abbiamo vissuto in questa regione in 24 anni”. Ad oggi, ci sono state 100 scosse di assestamento. Ce ne sono circa 53 che sono più caldi di (sulla scala Richter). Ce ne sono sette che sono maggiori di cinque gradi. Possiamo aspettarci che questi tremori persistano per il prossimo futuro.
Al momento, la Farnesina non ha ricevuto segnalazioni di italiani feriti o uccisi in Turchia.
