Condanna del raid da parte dell’avvocato di Sean Combs
Aaron Dyer, rappresentante di Sean Combs, comunemente noto come Puff Daddy, ha condannato il recente raid condotto da agenti federali il 25 marzo nelle sue tenute a Miami e Los Angeles. Le perquisizioni facevano parte di un’indagine sul presunto traffico sessuale all’interno dell’industria hip hop, in mezzo a molteplici cause legali che accusavano Combs di abusi sessuali.

Denuncia di uso eccessivo della forza
Dyer ha criticato il raid definendolo una “caccia alle streghe” e ha denunciato l’uso eccessivo della forza e l’ostilità da parte delle autorità. In un comunicato, la difesa ha sottolineato l’assenza di responsabilità penale o civile riscontrata per le accuse mosse nelle cause civili contro Combs. Sottolineando l’innocenza di Combs, giurarono di continuare a combattere per riabilitare il suo nome.
Accuse di Cassie
Nel novembre 2023, la cantante R&B Cassie, ex compagna di Combs, lo ha accusato di stupro e gravi abusi fisici durati oltre un decennio. Descrivendo Combs come un “molestatore domestico seriale”, Cassie ha affermato un ciclo di abusi, violenza e traffico sessuale. Tuttavia, le accuse furono negate da Combs e la questione fu risolta attraverso un accordo confidenziale.

Causa di Jane Doe
Nel dicembre 2023, un’altra querelante, identificata come Jane Doe, ha accusato Combs di averla drogata e violentata con due soci nel 2003, quando aveva 17 anni, nel suo studio di New York. La causa ha anche implicato Combs in un programma di traffico sessuale, sostenendo il trasporto della donna dal Michigan a New York tramite un jet privato.