Annuncio di rinvio
In un comunicato diffuso dagli organizzatori del concerto si apprende che i problemi di salute di Giovanni Allevi hanno reso necessario l’annullamento del concerto di Taranto. Tuttavia, hanno rassicurato i fan che l’evento sarebbe stato riprogrammato per una data successiva, consentendo ad Allevi di riprendersi completamente e di offrire una performance indimenticabile. Si informano i possessori dei biglietti che i biglietti per la data originaria del 15 marzo rimarranno validi per il concerto riprogrammato del 30 aprile al Teatro Orfeo.

Il tour di pianoforte solista 2024
Ha preso il via il 9 febbraio al Teatro Guglielmi di Massa il “Piano Solo Tour 2024” di Allevi, che segna l’inizio di una serie di esibizioni in tutta Italia. Il tour, che proseguirà fino a maggio, prevede tappe nelle principali città come Roma, Milano, Ravenna e Varese. Anche se la cancellazione del concerto di Taranto potrebbe rappresentare una battuta d’arresto, Allevi resta impegnato a condividere la sua musica con il pubblico nazionale.
Riflettendo sulle avversità: il monologo sanremese di Allevi
Durante la sua recente apparizione al Festival di Sanremo, Giovanni Allevi ha tenuto un toccante monologo riflettendo sulla sua battaglia contro il mieloma e sulle sfide che ha dovuto affrontare durante la sua malattia. Ha raccontato il momento in cui ha ricevuto la diagnosi e il conseguente impatto che ha avuto sulla sua vita e carriera. Nonostante abbia sopportato notevoli difficoltà, Allevi ha espresso gratitudine per la bellezza della vita e la resilienza dello spirito umano. Le sue parole hanno avuto una risonanza profonda tra il pubblico, evidenziando il potere della musica di ispirare speranza e guarigione anche di fronte alle avversità.
“All’improvviso per me è crollato tutto, sono quasi due anni che non suono il pianoforte davanti al pubblico – ha detto Allevi nel suo monologo sul palco dell’Ariston -. Nel mio ultimo concerto, al Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era così forte che all’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello e ancora non sapevo di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi molto grave. Ho guardato il soffitto sentendomi come se avessi avuto la febbre a 39 per un anno consecutivo. Ho perso molto: lavoro, capelli, certezze. Ma non la speranza e la voglia di immaginare, era come se anche il dolore mi offrisse doni inaspettati.”

Allevi ha raccontato di quando –
“prima che accadesse tutto questo” – durante un concerto, in un teatro pieno, notò “una poltrona vuota”. Si è sentito svenire.
“Eppure – ha continuato – quando ho iniziato facevo concerti davanti a 15-20 persone ed ero molto felice”. E ha riflettuto: “Oggi, dopo la malattia, non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone.” Poi ha elencato alcuni “doni” che gli hanno procurato dolore, parlando di “gratitudine verso la bellezza del creato: le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d’ospedale non si contano” Poi ha accennato alla certezza che, “quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più”
In attesa
Mentre Giovanni Allevi continua il suo viaggio di recupero ed espressione artistica, i fan attendono con impazienza l’opportunità di testimoniare ancora una volta il suo straordinario talento. Il concerto riprogrammato a Taranto serve come testimonianza della determinazione di Allevi e del sostegno incrollabile dei suoi fan mentre attraversa tempi difficili con grazia e resilienza.