Parlare di “questa cosa”
Ghali, l’acclamato rapper milanese, definisce la malattia di sua madre “questa cosa” con una modestia che riflette la difficoltà che molti incontrano nel pronunciare ad alta voce la parola “cancro”. Questa “cosa” è il tumore che la sua amata madre, Amel, ha dovuto affrontare due volte nella sua vita. La prima diagnosi avvenne quando Ghali aveva appena otto anni, un’esperienza traumatica per un bambino piccolo. La seconda diagnosi è arrivata durante la pandemia, un periodo già carico di ansia e isolamento globali.
Una sentita rivelazione sul palco
“Ora sono pronto a parlarne”, ha affermato Ghali dal palco del Teatro Manzoni di Milano, durante la sua partecipazione a “Ieo con le donne”, evento organizzato dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), fondato da il noto oncologo Umberto Veronesi. Questo evento mira ad aumentare la consapevolezza e il sostegno alle donne che combattono il cancro, rendendolo una piattaforma adatta per la sincera rivelazione di Ghali.
L’impatto emotivo e l’ispirazione musicale
Ghali ha riflettuto sul profondo impatto che la malattia di sua madre ha avuto su di lui e sulla sua famiglia. Le cicatrici emotive derivanti dall’aver visto sua madre combattere due volte il cancro lo hanno profondamente influenzato, sia a livello personale che artistico. “Forse scriverò una canzone”, ha suggerito, indicando che la musica potrebbe essere il suo sbocco per elaborare e condividere questo capitolo doloroso della sua vita. La sua potenziale canzone potrebbe fungere da inno di resilienza e speranza, offrendo conforto a coloro che affrontano lotte simili.