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Emma Bonino: “Dopo aver abortito, ho scelto di non diventare madre: non ero pronta per un ‘impegno eterno'”

In una recente intervista, Emma Bonino si apre sulla sua decisione personale riguardante l'aborto e la scelta di non avere figli. Discute inoltre del suo rapporto con Marco Pannella e della sua lotta per i diritti legati all'aborto in Italia. More

Attiva le notifiche per rimanere aggiornato su Belve 2023. In una recente intervista con Francesca Fagnani, Emma Bonino ha offerto uno sguardo approfondito sulla sua vita. Essendo una delle figure di spicco del femminismo in Italia, ha discusso del suo rapporto con Marco Pannella, della sua lotta per i diritti legati all’aborto, un procedimento al quale ha anche ella partecipato, e delle ragioni per le quali ha deciso di non avere figli: “Belve“.

Emma Bonino e la sua esperienza personale con l’aborto

Bonino ha parlato dell’umiliazione e della sofferenza legate all’esperienza dell’aborto che ha vissuto: “Dopo 8 anni sono guarita dal tumore“. Ha combattuto tenacemente per assicurarsi il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, dedicando gran parte della sua carriera a questa causa. Ha sottolineato che la sua determinazione è nata dopo aver vissuto direttamente questa dolorosa esperienza: “L’umiliazione è stata talmente forte che mi sono detta mai più. L’umiliazione di dovere andare di notte e di nascosto a cercare il professore e tornarmene in treno. Mi chiedevo perché mi stesse capitando, perché lo stessi subendo. Da allora mi sono detta ‘a nessuna mai più’“. Rivendica poi che “Non ho mai avuto figli“, aggiungendo che “Un figlio è per sempre e questo per sempre dentro non ho mai avuto il coraggio di dirmelo. Ho avuto altri tipi di coraggio ma questo no“.

Viene menzionata una famosa fotografia del 1975 in cui Bonino sembrava essere in procinto di eseguire un aborto: “Quando ero in esilio in Francia perché a un certo punto è arrivato un mandato di arresto, le attiviste avevano imparato la tecnica in Cina, che è una tecnica che adesso si usa in tutti gli ospedali. Certo, mi sentivo responsabile. Verificavo che si fosse all’inizio della gravidanza“. Proseguendo il suo impegno per garantire un accesso sicuro all’aborto, ha ricordato di aver incontrato due giovani donne fondamentali nella sua vita: “Durante l’esperienza dell’aborto mi è capitata di avere in affido due ragazze, Aurora e Rugiada, con cui ho mantenuto ottimi rapporto. Forse il mio desiderio di maternità si è esaurita con questa esperienza“.

Emma Bonino supera il cancro

Nella discussione con Fagnani, Bonino ha rivelato di essersi completamente ripresa da un tumore: “Sembra un reato che le donne abbiano un’ambizione. Continuerò ad andare finché mi reggeranno le forze. Anzi, voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma ma dopo 8 anni questo ospite indesiderato se ne è andato“. Ha poi condiviso ulteriori riflessioni sulla sua guarigione, dicendo: “La malattia mi ha insegnato la pazienza” e ha concluso con: “Io ero piena di voglia di vivere, inca**ta come una biscia per questo maleducato ospite che mi ha costretto a 8 anni di ripetute terapie perché aveva l’80% di possibilità di recidiva. E giusto perché non mi arrivasse al cervello mi hanno fatto tanta radioterapia che mi ha bruciato tutti i bulbi piliferi. Come ho festeggiato il fatto che sia finita? Aspetto l’ultima prova che credo andrà bene perché mi sento bene. Mi sembra che questo intruso non ci sia più. Alla conferma festeggiamo“.

Il legame con Marco Pannella

Nel raccontare del suo rapporto con Marco Pannella, Bonino ha affermato: “Sono entrata in politica da totale ignorante. Non mi sentivo pronta a fare da capo. Se ho vissuto nell’ombra di Pannella? Eravamo di due generazioni diverse, riconoscevo la sua capacità di fare politica anche in modo fantasioso, la politica della no violenza. Ho imparato molto ma il mio vero tuto è stato spadaccina. Mi manca, c’è stata una rottura unilaterale da parte sua. Ho sofferto molto e perso tanto tempo a cercare di capire senza riuscirci. Poi sono andata avanti. Mi ha fatto talmente male che ho preferito lardare avanti. Non mio fatto in tempo a chiedergli perché. Una storia d’amore tra noi? Non ne subivo il fascino e a lui sicuramente non piacevo“.

Ha in seguito riflettuto sulla sua relazione passata con l’uomo che ha descritto come la figura maschile più importante della sua vita, sottolineando: “L’amore più importante della mia vita si chiamava Roberto Cicciomessere. Mi ero fatta una favola, che saremmo invecchiati insieme ma lui se ne è andato. Mi sono tormentata per capire perché fino a scoprire che era la ragione più banale del mondo: si era innamorato di un’altra“.

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