Ha preso la decisione giusta? Ha sentito dolore? La domanda è se l’esecutore debba essere punito o perdonato per l’incidente che ha fatto schiantare il palco.
Quindi, alla fine, ha preso la decisione giusta, giusto? Ha sentito dolore?
Fino a che punto dovrebbe essere punito, se non del tutto? Mentre Blanco era intento a fracassare l’ultimo vaso di fiori sul palco dell’Ariston, è iniziato il dibattito. Il momento entrerà nella tradizione del Festival quando Blanco, a metà della sua performance de L’isola delle rose, si rivolge ai tecnici del suono per chiedere assistenza quando si rende conto di non poter sentire la propria voce attraverso le cuffie, cerca di risolvere il problema , smette di cantare e lancia la sua attrezzatura, che successivamente distrugge tutto.
Quando non ride e sembra divertirsi mentre distrugge il set lanciando vasi, è difficile dire cosa sta succedendo. In effetti, ha confuso Amadeus al punto che ha trascorso i momenti successivi cercando di dare un significato a qualcosa che non ne aveva bisogno.
La conclusione è stata unanime dal pubblico dell’Ariston: “Il giovane cantante che spacca tutto è cattivo, violento, non ti comporti così, non devi dargli una seconda possibilità per cantare la canzone”. Polemiche, urla e fischi. La fine delle parole e l’espulsione dal teatro della canzone sacra italiana.
Tuttavia, Blanco ha risposto: “Non ho sentito niente e ho deciso di divertirmi lo stesso”.
Una storta vivace, vibrante ed esagerata per sfuggire all’umiliazione pubblica davanti a tutta l’Italia. Certo, non è quello che ti aspetteresti prima, ma è proprio per questo che ci piace. Blanco, che ha solo vent’anni, è diventato una superstar dopo anni di relativa oscurità. Un gesto dissacrante fa parte della sua spiegazione, che è qualcosa che raramente vediamo al giorno d’oggi, soprattutto in televisione. Che è più d’impatto perché viene mostrato dal vivo, in un teatro con persone in abiti lunghi, e senza salvagente.
Cosa faranno dopo i dirigenti Rai è un mistero. Poiché “le condizioni non ci sono”, Amadeus ha chiarito che a Blanco non verrà data un’altra possibilità. Questo doveva essere il festival della consapevolezza, giusto? Dopo due anni di agonia pandemica, il regista Stefano Coletta ce l’aveva presentata come un Sanremo riflessivo nel suo film Raiuno. Ma invece, Blanco si presenta e distrugge il caos. Al contrario, il suo è semplicemente rock and roll; non è violenza. Il fatto che ci abbia svegliato dal nostro solito lungo sonno dopo la puntata di Sanremo ci ha fatto molto apprezzare.
