Delusione per Matteo Arnaldi al termine del suo Masters 1000 Journey
La delusione resta nelle parole di Matteo Arnaldi mentre riflette sulla sua recente prestazione al torneo Masters 1000. Nonostante le grandi speranze, la sua prestazione poco brillante e la sconfitta in due set consecutivi contro Tomas Machac lo lasciano insoddisfatto. Arnaldi, tennista ligure di 23 anni, riconosce che questo torneo non ha messo in mostra il suo miglior tennis.

Un viaggio sulle montagne russe sul cemento americano
Il viaggio di Arnaldi sui campi in cemento americani è iniziato con le lotte a Delray Beach e Los Cabos. Tuttavia, è gradualmente migliorato, trovando il suo ritmo ad Acapulco e Indian Wells. Riflettendo sul suo percorso, Arnaldi spiega: “Fin da bambino ho avuto la fortuna di adattarmi rapidamente. Imparare da ogni partita mi dà fiducia per il futuro”. Nonostante la delusione di oggi, resta ottimista riguardo alle lezioni apprese.
Una partita difficile contro Tomas Machac
La partita di oggi contro Tomas Machac si è rivelata a senso unico. Arnaldi ammette:
“Sulla partita c’è poco da dire. Raramente perdo in due set”.
Nonostante alcune opportunità, non è riuscito a trovare il suo ritmo. Arnaldi attribuisce le sue difficoltà al malessere, alla stanchezza, ai dolori muscolari e ai sintomi simil-influenzali degli ultimi giorni.
Guardando avanti all’argilla rossa
Dopo il periodo sui campi in cemento, Arnaldi ha intenzione di tornare in campo sulla terra rossa.
“Ora mi prenderò un paio di giorni per riprendermi e tornare al 100%”, dice.
I suoi prossimi tornei includono Monte-Carlo, Barcellona, Madrid, Roma e Parigi. La familiarità con questi tornei e le condizioni dei campi lo riempie di ottimismo mentre non vede l’ora di mettere in mostra ancora una volta il suo miglior tennis.
