Nicolò Martinenghi riflette sul suo oro a Parigi 2024: custodire il momento
“I ricordi più belli sono legati a quei cinque o sei secondi subito dopo la vittoria”, ricorda Nicolò Martinenghi, parlando della sua medaglia d’oro nei 100 metri rana alle Olimpiadi di Parigi 2024. È un momento che rimane impresso nella sua memoria, pieno di orgoglio ed emozione.

Incontro con Martinenghi a Roma: uno sguardo dietro il campione
Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il campione olimpico a Roma, dove si stava preparando per una celebrazione speciale: il 30° anniversario di DoDo Jewels, un marchio con un profondo significato personale per lui. Essendo figlio di orafi, il legame di Martinenghi con i gioielli è una passione che dura da una vita.
Una passione che dura da una vita per i gioielli: il legame personale di un nuotatore
I gioielli hanno sempre fatto parte del mondo di Martinenghi, cresciuto in una famiglia di orafi. Il suo amore per l’artigianato raffinato è evidente nel modo in cui ne parla. Sebbene possa amare la medaglia olimpica, fa attenzione a non lasciare che offuschi il suo amore per l’arte della sua famiglia.
Proteggere l’oro: l’approccio umile di Martinenghi alla sua medaglia olimpica
“Tengo la medaglia a casa, chiusa a chiave”, ha detto Martinenghi. “A volte la guardo, ma non troppo. Ho paura di rovinarla”. Questo approccio cauto riflette la sua umiltà e concentrazione, anche dopo aver ottenuto uno dei più alti riconoscimenti nel mondo dello sport.
