Sara Tommasi– In una puntata del podcast di Luca Casadei, One More Time, l’ex bigliettaia di chi il calcio ha raccontato i suoi anni più bui, la sua lotta contro la malattia, e la sua rinascita grazie all’amore del marito Antonio Orso, che lei chiamava “il mio angelo custode”.
Quando nel 2021 l’ara Tommasi sposa il manager Antonio Orso, entra in una nuova fase della sua vita (dopo un anno di fidanzamento). L’ex carta da gioco di Quelli che il calcio sembra aver ritrovato da allora l’equilibrio, essendo tornata a discutere dei suoi scandali, eccessi e follie nel podcast One More Time di Luca Casadei.
Sara ha riflettuto sull’euforia provata quando è apparsa per la prima volta in televisione dopo essere stata scoperta da Lele Mora a un ballo. Quegli anni di successo trascorsi sotto i riflettori e in banca. Così come la sua discesa nella follia. Era il 2008. Lele Mora fu messo da parte dopo la vicenda Rubygate, e Tommasi ricevette una diagnosi devastante di disturbo bipolare:
Mia madre aveva capito che non stavo tanto bene dalle chiacchierate che facevamo a casa; mi ha portato dal dottore e questo è stato un duro colpo per me. All’inizio ho resistito ai trattamenti. Quando hai un disturbo bipolare, le persone cercano di spiegartelo, ma tu non capisci poiché sei estremamente euforico o estremamente depresso, portandoti a comportamenti estremi come pensieri suicidi e altre strane azioni.
Il punto più basso di Sara è stato per lo più evidenziato dalla sua visione di un video pornografico. Tommasi ha detto a Luca Casadei di averlo filmato nel 2014 dopo essere rimasta intrappolata in una trappola. Qualcuno a Milano le propone un colloquio con Le Iene mentre cerca un nuovo agente. Ma era tutta una bugia.
C’era già un set cinematografico duro per lei quando è arrivata all’appuntamento: «Mi hanno chiusa in una stanza, mi hanno minacciata di morte (con l’acido) e mi hanno drogata. Il mio cuore batteva all’impazzata per la cocaina e l’alcool che mi hanno costretto a prendere. Poiché sono stato rilasciato, sono andato direttamente dal mio avvocato e ho presentato una denuncia.
I genitori di Sara, Marco e Cinzia, sono stati per lei solidi supporti durante i suoi anni più vulnerabili (che è morta lo scorso febbraio). Sua madre ha insistito perché trascorresse molto tempo in una struttura specialistica a Roma, e così riflette sul suo soggiorno lì: In ospedale mi sentivo una fallita, avevo rovinato la mia immagine, volevo tornare da Sara come prima.
Ero una vittima perché nessuno poteva relazionarsi con me. Successivamente, nel 2020, ha finalmente incontrato il ragazzo che avrebbe cambiato per sempre il corso della sua vita. Matrimonio a marzo 2021 in Umbria per il manager Antonio Orso.
Tommasi ha informato One More Time che lui e il suo compagno attualmente risiedono a Sharm el-Sheikh, dove lavora come cameriere in un Hard Rock Café e si gode la vita notturna. Ho riacquistato il mio status di diva. Antonio è un uomo adorabile che non mi critica e, invece, mi aiuta a riscoprire la mia creatività interiore. Mi sento meglio, ma sono ancora un po’ vulnerabile.
Anche se dovrò convivere con questa malattia per il resto della mia vita, almeno ho mio marito, il mio angelo custode. Sara si è stabilizzata in uno stato di calma. Ora che il peggio è passato, ha una nuova ambizione: “Un film sulla mia vita, come monito per tutte le donne che vogliono diventare famose”.