Sara Lucaroni– Chi è la fidanzata di Andrea Scanzi, la giornalista Sara Lucaroni? Giornalista di professione, si è laureata in Filosofia Morale presso l’Università degli Studi di Firenze.
Sara Lucaroni, la fidanzata di Andrea Scanzi, è una giornalista che scrive e indaga su temi legati ai diritti umani.
Sara Lucaroni è una giornalista fidanzata con il collega Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano. Scopri chi è. La giornalista Sara Lucaroni sta attualmente frequentando il collega giornalista Andrea Scanzi del quotidiano italiano Fatto Quotidiano. Durante i suoi viaggi, ha superato la sua precedente paura degli estranei e ha scoperto che le piace davvero incontrare nuove persone.
Ha iniziato come giornalista freelance e alla fine si è laureata in Filosofia Morale presso l’Università di Firenze. Il suo interesse per il giornalismo è iniziato in giovane età e all’età di 20 anni collaborava con i giornali locali. A seguito di questi eventi, ha deciso di intraprendere una carriera nel giornalismo e ha iniziato a lavorare con l’industria televisiva.
Il suo rapporto del 2015 da Sinjar, in Iraq, è ampiamente considerato come uno dei suoi migliori lavori.
Nel 2018 Sara Lucaroni ha vinto il premio “Mediterraneo e diritti negati” al Festival dei Giornalisti del Mediterraneo per la sua ricerca sul traffico di organi di cui ha riconosciuto i rifugiati come vittime. Ha collaborato a reportage per Avvenire, Espresso, Speciale TF1 e SkyTG24.
Scrive spesso di immigrazione, minoranze, diritti umani e diritto. Sara Lucaroni è romanticamente legata all’amante degli animali, motociclista, avvoltoio della cultura e musicista Andrea Scanzi del quotidiano italiano Fatto Quotidiano. Dopo diversi anni insieme, sono davvero una coppia impegnata.
Sara Lucaroni, giornalista e fidanzata di Andrea Scanzi.
L’interesse della donna per il giornalismo risale ai suoi primi anni, e ha iniziato a lavorare per giornali locali quando aveva appena 20 anni. Durante la sua carriera, Sara Lucaroni si è anche concentrata sulla copertura della risposta del pubblico ad alcune notizie, la più notevole delle quali è stata la sua copertura dell’acquisizione da parte dell’Isis di Sinjar, in Iraq, nel 2015.
La giornalista ha ricevuto una chiamata da un numero internazionale che chiedeva assistenza a nome di una donna il cui popolo era sotto attacco dell’Isis sul monte Sinjar, dove si era rifugiato con mogli e figli. Nel 2018, Sara Lucaroni ha partecipato al Festival dei giornalisti del Mediterraneo, dove ha vinto la medaglia nella categoria “Mediterraneo e diritti negati”.
Per la sua inchiesta sul traffico di organi tra i rifugiati. Andrea Scanzi, giornalista, ha da poco pubblicato il suo libro “E io verrò a cercarti” su Franco Battiato, con il quale la donna condivide molti interessi, tra cui l’amore per la musica e l’arte. All’inizio ho collaborato con la TV toscana Italia7, ma poi mi sono trasferita a Roma e sono diventata conduttrice e inviata del telegiornale TV2000.
Ho messo il mio nome su pezzi di carta per L’Espresso, Avvenire, Speciale TG1 e SkyTG24, che erano tutte inchieste o cronache. Inoltre è stata inviata del programma di La7 “Fuori Onda” e del programma di Rai 3 “M” con Michele Santoro. Iraq e Siria, immigrazione, minoranze, diritti umani e diritto sono tutti argomenti che ho trattato nei miei scritti.
La mia inchiesta del 2017 per L’Espresso, “Rapiti dall’Isis, venduti online”, ha vinto il premio “Giornalisti del Mediterraneo – Divisione terrorismo internazionale”. Nel 2018 l’inchiesta de L’Espresso “Organi migranti” ha vinto la categoria “Mediterraneo e diritti negati” al Festival “Giornalisti del Mediterraneo”.
Nel 2019 io e i miei colleghi abbiamo vinto la sezione cortometraggi al Festival “Inventa un film” di Lenola con il nostro film “The Bloodgate”, che parla della crisi del “sangue contaminato” che si è verificata in Italia negli anni ’70 e ’90 . L’inchiesta “Il buio sotto la divisa” per L’Espresso ha vinto il “Premio Fondo De Leo” nella categoria “Comunicati stampa” alla cerimonia di Padova 2019.
Ha vinto il premio Carlo Azeglio Ciampi per “Schiena dritta” nel 2019 per i suoi racconti “Il buio dietro la divisa” e “Mio marito poliziotto, che catturò la brigatista Nadia Lioce ma poi non riuscì più a vivere”. entrambi pubblicati su L’Espresso. La Fondazione Antonino Caponnetto mi conferisce il premio “OMCOM – giornalismo 2019” a Firenze nel 2019.
Al “Festival del giornalismo Art.21 Leo Birzoli” di luglio 2021, mi è stato consegnato il Premio Libertà di Stampa. Voglio pubblicare il mio romanzo, “Il buio sotto l’uniforme”, a settembre 2021. Il Festival Internazionale del Libro e della Cultura “Etna Libro” di Catania ha riconosciuto “Morti misteriose tra i servi dello Stato” di Round Robin Editrice come “Miglior opera iniziale” premio al concorso letterario “Cultura sotto il vulcano” del festival.