Chiara Ferragni affronta il controllo sulle iniziative di beneficenza
Chiara Ferragni con la bambola che la rappresenta
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Chiara Ferragni affronta il controllo sulle iniziative di beneficenza

Nel 2019 l'influencer ha collaborato con Trudi per realizzare una bambola volta a sostenere un'associazione anti-bullismo. Ciò segna un altro impegno di beneficenza ora sotto indagine, poiché le autorità cercano di chiarire i dettagli precisi di come i guadagni generati sono stati assegnati e donati. More

Indagine sulla controversia sulla bambola Ferragni

Dopo lo scandalo della “porta del pandoro” e delle uova di Pasqua, Chiara Ferragni, la celebre influencer, si ritrova nuovamente sotto inchiesta. Questa volta l’attenzione è focalizzata su una collaborazione di bambole con il marchio Trudi nel 2019, inizialmente creata per sostenere un’associazione anti-bullismo. La Verità dà la notizia che la Guardia di Finanza sta scavando nei dettagli dell’operazione commerciale per accertare l’effettiva destinazione degli utili.

Attività di beneficenza in questione

La bambola Ferragni, inizialmente concepita come mascotte per il matrimonio Ferragni-Fedez, ha guadagnato un’immensa popolarità tra i fan, spingendo l’influencer ad avviarne la produzione. I profitti dell’edizione limitata erano destinati a sostenere l’organizzazione no-profit Stomp Out Bullying. Chiara Ferragni, nel presentare la bambola, ha dichiarato:

“Dato che molti di voi hanno amato la bambola Chiara Ferragni che abbiamo creato per il nostro matrimonio, abbiamo deciso di crearne un’edizione limitata… tutti i profitti andranno a Stomp Out Bullying.”

Problemi di trasparenza e conseguenze legali

Tuttavia, proprio come per le controversie sul pandoro e sulle uova di Pasqua, sono sorti interrogativi sulla trasparenza dell’iniziativa di beneficenza. Le autorità cercano di capire come sono state gestite le vendite, l’importo effettivo donato alla causa e la parte che è entrata nelle casse della Ferragni e dell’azienda di produzione di bambole. La Verità segnala la possibilità che l’influencer venga iscritto nel registro degli indagati, con il possibile intervento del sostituto procuratore Eugenio Fusco.

Chiara Ferragni affronta il controllo sulle iniziative di beneficenza

Il caso Balocco e le indagini in corso

A innescare il recente scandalo è stata una collaborazione pandoro tra Ferragni e Balocco nel dicembre 2022. Il Codacons ha denunciato l’operazione all’Antitrust, sostenendo che i proventi promessi per l’Ospedale Regina Margherita di Torino non erano stati interamente devoluti. Nonostante abbia raccolto fondi attraverso le iniziative benefiche, la Ferragni ha denunciato un “errore di comunicazione” e ha promesso una donazione di un milione di euro all’ospedale.

Fallout delle sponsorizzazioni e ritorno sui social media

Mentre le indagini proseguono, gli sponsor stanno ritirando il loro sostegno. Dopo Safilo, anche Coca Cola ha deciso di prendere le distanze. In questo periodo difficile, Chiara Ferragni, recentemente tornata sui social media, rimane fiduciosa nel suo lavoro. Nella sua prima dichiarazione pubblica dopo il caso Balocco ha espresso gratitudine a “chi c’è, chi mi ascolta, chi ha avuto una parola buona per consolarmi”.

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