Giancarlo Magalli fa il suo ritorno a I Fatti Vostri nel corso dell’episodio trasmesso il 19 settembre. Dopo due anni di lontananza dalla scena amata dal pubblico italiano, Magalli ha inaugurato una nuova sezione che sarà presumibilmente una costante nella presente edizione del programma. Tale sviluppo è giunto inaspettatamente, in quanto non era stato annunciato precedentemente nella presentazione del format, che vede alla conduzione Tiberio Timberi e Anna Franchi.
Il ritorno inaspettato di Giancarlo Magalli
Dopo un periodo di assenza dalla Rai, in cui Magalli ha rivelato di essere stato diagnosticato con un linfoma e di aver preso una pausa dalla vita agitata per concentrarsi sulla propria salute, torna sul piccolo schermo. Relativamente ai suoi rapporti con la Rai, il presentatore aveva dichiarato di essere in attesa di un’eventuale nuova opportunità. Nonostante i precedenti rapporti tesi con Michele Guardì, creatore e direttore del programma, qualcosa evidentemente è cambiato.
Le parole di Magalli in studio
Accolto calorosamente da Tiberio Timperi, Magalli si rivolge alla platea e ai nuovi membri del cast, in particolare Flora Canto. “Avevamo fame e sete della tua ironia, che qualche volta ha fatto venire il prurito a qualcuno, ma oggi sei qui in una veste diversa“, ha commentato Timperi. “Eh va beh, se lo grattano, non è un problema“, ha risposto Magalli prontamente. Non è ben chiaro a chi punti la sua provocazione, se sia diretta a Salvo Sottile, il suo successore, o addirittura al caso Volpe, noto antagonista che lo ha denunciato per diffamazione aggravata.
Il nuovo ruolo di Magalli nel programma
“Vorrei venire ogni tanto per parlare di persone che hanno fatto qualcosa di buono, persone a cui dovremmo dire grazie, che ci hanno salvato“, spiega Magalli, posizionato al centro dello studio di Tiberio Timperi.
In pratica, la nuova rubrica di cui sarà protagonista sembra essere una parentesi storica su figure che hanno avuto un impatto positivo sulla storia. La prima narrazione è dedicata a Vasili Arkhipov, un militare sovietico a cui Magalli ha voluto rendere omaggio attraverso un’approfondita analisi.
