Per far tacere le sue urla, l’aggressore l’avrebbe pugnalata alla gola prima di continuare a picchiarla.
Bugia Numero Due :
Sulla base dei risultati del Ris e delle prime analisi sulle traiettorie degli schizzi di sangue, il racconto di Alessandro Impagnatiello sull’aggressione a Giulia Tramontano non sembra credibile. Interrogato dal gip, il barista ha affermato che le ferite della donna erano autoinflitte e che l’aveva colpita al collo solo dopo il fatto.
I dati dell’indagine,
Tuttavia, smentiscono questa interpretazione. In zona giorno, Alessandro Impagnatiello avrebbe teso un’imboscata alle spalle a Giulia Tramontano. Avrebbe continuato a colpire finché lui non l’avesse pugnalata alla gola per far tacere le sue urla. Il sangue è stato trovato anche su un carrello portabagagli (acquistato dopo l’omicidio e probabilmente utilizzato per cercare di spostare il corpo) secondo il test del luminol.
Indagine :
L’uomo ha poi tentato di dare fuoco al corpo già carbonizzato nella vasca da bagno. Gli investigatori esamineranno il codice a barre su una tanica di benzina situata in casa per determinare quando e dove è stata acquistata. Per quanto riguarda l’aggravante della premeditazione, è particolarmente pertinente la ricerca online di Impagnatiello per “vasca da bagno in ceramica bruciata” la sera dell’omicidio, pochi minuti prima che la vittima arrivasse a casa.
Quando gli investigatori sono arrivati a casa della coppia, l’hanno trovata quasi “ossessivamente” pulita e ordinata. Tuttavia, hanno anche scoperto una serra (senza piante) e un fertilizzante per coltivare marijuana.
Dichiarazione dell’Impagnatiello :
Impagnatiello ha detto di aver acquistato il veleno per topi per usarlo sul lavoro, ma le ricerche su Internet per “veleno per topi uomo” nei giorni precedenti al crimine fanno sospettare che l’uomo intendesse usare il veleno per avvelenare la sua compagna. Questo è il motivo per cui l’autopsia comporterà la ricerca di segni della sostanza chimica. Impagnatiello “può mentire ripetutamente e cambiare più volte la versione dei fatti”, hanno detto i pm Letizia Mannella e Alessia Menegazzo.