Un’introduzione decisiva
Nel 1992, quando Pippo Baudo annunciò sul palco di Sanremo “Ecco Enzo Ghinazzi”, la confusione si diffuse in prima fila. “Chi diavolo è Ghinazzi?” esclamò qualcuno. La risposta immediata è stata: “Quello è Pupo!” Fu in questo momento che il cantautore, noto per successi internazionali come “Su di Noi” e “Chocolate Gelato”, capì il significato del soprannome che un tempo disprezzava e cercava di liberarsi.
Abbracciare il nome
Nonostante i suoi tentativi di prendere le distanze dal nome “Pupo”, divenne chiaro che era parte integrante della sua identità. “Mogol mi ha chiamato dicendomi: ‘Chi è quel cretino che ti ha consigliato di cambiare nome?'” ha raccontato Pupo in un’intervista al Corriere, sottolineando quanto quel soprannome fosse profondamente radicato nella sua carriera e nella sua eredità.