Affascinato dal fascino di Roma
Per un lombardo che visita Roma per la prima volta, il fascino è inconfondibile: la luce incantevole, i vasti spazi aperti, le rovine accattivanti e la vegetazione lussureggiante che incantò Goethe e innumerevoli altri nel corso della storia. Una volta che questi elementi hanno fatto la loro magia, Roma ha intrappolato ancora un’altra anima, anche se l’esperienza quotidiana spesso ricorda le scene del film Roma di Federico Fellini del 1972, famigerato per i suoi epici ingorghi, piuttosto che la serena ammirazione delle antiche rovine.
![Liz Taylor, la Dolce Vita e Capalbio: Michele Masneri racconta Roma Liz Taylor, la Dolce Vita e Capalbio: Michele Masneri racconta Roma](https://pettegolezzicelebrita.com/wp-content/uploads/2024/06/Screenshot-2024-06-06-175645.jpg)
Roma: una città di contrasti
Come ha giustamente notato lo scrittore Gore Vidal nella Roma di Fellini, “Roma è una città morta e rinata tante volte, dove nessuno si accorge se sei vivo o morto anche tu. Quale posto migliore dove aspettare per vedere se tutto finisce, oppure no?” Questo sentimento incapsula perfettamente la natura ciclica e il mistero duraturo della città. Vidal arrivò durante l’iconica era della “Hollywood sul Tevere”, un’epoca in cui venivano prodotti film monumentali con leggende come Liz Taylor, e Via Veneto brulicava di chiacchiere americane, un periodo in cui si cercava di sfuggire alle realtà del dopoguerra attraverso la grandiosità cinematografica.
L’era della Dolce Vita
Quest’epoca d’oro, immortalata come La Dolce Vita, fu caratterizzata da esuberanza, glamour e desiderio di vivere la vita al massimo, lasciando un segno indelebile nel panorama storico e culturale di Roma.
![Liz Taylor, la Dolce Vita e Capalbio: Michele Masneri racconta Roma Liz Taylor, la Dolce Vita e Capalbio: Michele Masneri racconta Roma](https://pettegolezzicelebrita.com/wp-content/uploads/2024/06/Screenshot-2024-06-06-175623-1024x636.jpg)