Elena Sofia Ricci ha incontrato Pedro, maestro di tango argentino, che le ha impartito una potente lezione: “La vita è adesso, non sprecatela con frasi del tipo Non so ballare”. Questo incontro segnò l’inizio della sua liberazione mentre lei si arrendeva alla danza, trovando la libertà nel suo abbraccio. “Mi sentivo libera”, ha ricordato.
Nonostante il suo successo cinematografico al fianco di Margherita Buy, Elena Sofia Ricci confessa la sua continua paura della vulnerabilità. Ha rivelato al Corriere della Sera:
“Forse la paura nasce dal ricercare in ogni rapporto significativo l’idea astratta di ‘famiglia tradizionale’, concetto che non ho mai veramente sperimentato. E così ho inciampato tante volte”.
La sua storia personale testimonia la sua ricerca di sicurezza familiare. I matrimoni con Luca Damiani e Stefano Mainetti, così come la relazione con Pino Quartullo, riflettono il suo desiderio di una struttura familiare convenzionale. “Ho sopportato molte sofferenze in amore”, ammette candidamente.
Cresciuta in una famiglia divisa, Elena Sofia Ricci ha trovato conforto nelle arti, in particolare nel teatro. Nonostante un rapporto difficile con suo padre, in seguito si riconciliò, rendendosi conto di essere stata condizionata a risentirsi nei suoi confronti. Il ricongiungimento con la sorella Elisa le ha portato una gioia inaspettata, un legame che tiene profondamente.
La fede è stata una costante nella vita di Elena Sofia Ricci, offrendole conforto e forza. Abbracciando il ruolo di Suor Angela in televisione, ha trovato rinnovato scopo e popolarità. Il suo viaggio di fede è parallelo al suo impegno per la scoperta di sé e la guarigione.
Riconoscendo il trauma degli abusi infantili, Elena Sofia Ricci attribuisce alla psicoanalisi il merito della sua crescita personale. Non si scusa più per la sua esistenza, ma abbraccia l’amor proprio e coltiva i rapporti con le sue figlie.