Le audaci dichiarazioni di
Susan Sarandon, la famosa attrice newyorkese con oltre 160 film al suo attivo, è stata al centro della scena dell’attesissima masterclass del Riviera International Film Festival. Fedele alla sua forma, il 77enne non ha evitato di affrontare questioni urgenti, che vanno dalla mascolinità tossica alla censura.

Difesa e attivismo
Nota per il suo attivismo e il suo costante impegno per le cause sociali, Sarandon è da tempo una sostenitrice esplicita dei diritti delle donne e della giustizia sociale. Nel corso della sua carriera, ha sostenuto senza paura le cause che le stavano a cuore, guadagnandosi ammirazione per il suo coraggio e la sua convinzione.
Italia: una connessione speciale
Esprimendo il suo affetto per l’Italia, Sarandon ha ricordato il significato del paese nella sua vita. Da sua figlia Eva Amurri, nata dalla relazione con il regista italiano Franco Amurri, alle sue radici siciliane risalenti a Ragusa, l’Italia occupa un posto speciale nel suo cuore.
Abbracciare la cittadinanza italiana
In un momento spensierato, Sarandon ha scherzosamente espresso il suo desiderio di ottenere la cittadinanza italiana, sottolineando il suo legame duraturo con il Paese e la sua gente. La sua richiesta ha suscitato risate tra il pubblico, sottolineando il suo calore e il suo fascino.
Affrontare argomenti difficili
Durante la sua masterclass, Sarandon non ha evitato di affrontare argomenti impegnativi, tra cui la mascolinità tossica, il movimento MeToo e l’impatto di figure politiche come Trump sulla società. Le sue sincere osservazioni hanno suscitato discussioni e riflessioni stimolanti.
