Fiorello e il Caso del Pandoro Ferragni
Fiorello torna a parlare del pandoro di Chiara Ferragni in occasione delle festività. Nel suo programma Viva Rai2, continua a commentare con un approccio ironico e intelligente gli eventi attuali, inclusa la situazione di Chiara Ferragni, sanzionata dall’Agcm con una multa di un milione di euro. Questo incidente ha avuto un impatto limitato sulla sua immagine, portando alla perdita di soli 10mila follower. Dal punto di vista economico, però, le è costato di più, tanto che ha deciso di donare un altro milione di euro in beneficenza. Fiorello ironizza: “Ha perso 10mila followers, sono solo quelli di Antitrust e Codacons. Già pronto il documentario, si chiamerà ‘Assegnez’!”.
Il Pandoro Alternativo Immaginato da Fiorello
Il comico non si è limitato a scherzare sull’Antitrust e il Codacons, ma ha anche ideato un pandoro alternativo: “Anche il Codacons ha fatto un pandoro: al posto dei canditi ha tutti gli esposti fatti ai Ferragnez!”. In un momento più riflessivo, Fiorello ha espresso la sua solidarietà a Chiara Ferragni, evidenziando come sia normale commettere errori, e che tutti, inclusi lui stesso, ne hanno fatti nel corso della loro vita.
È così, se stai sul web prima o poi una cacchina si pesta, anche io ne ho pestate alcune e sono convinto che continuerò a sbagliare. Sono errori, certo questo è un orrorone perché la beneficenza è una cosa delicata. Ma dagli errori si impara, non si smette mai di diventare adulti.
L’Ironia di Fiorello e il Pandoro “Me contro Te”
“Costa 1000 euro”, scherza Fiorello, riferendosi al pandoro dei “Me contro Te”. Ma l’ironia di Fiorello non si ferma qui: ha coinvolto anche i personaggi interpretati da lui e da Biggio, portando in scena “Anche i nostri collaboratori sono stati vittima dell’Antitrust, i ‘Ma senza Se’ con il loro pandoro senza pandoro venduto a 1000 euro. È peggio della Ferragni, ma peggio peggio”. E non mancano le scuse di Tofì e Florì: “Siamo un po’ contriti, il pandoro era vuoto, una truffetta sì, ma piccola piccola. Daremo soldi a chi ne ha bisogno, come ad esempio Rai2…”.