L’errore grammaticale del ministro suscita polemiche
La recente dichiarazione del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha acceso un dibattito dopo che nel suo post sui social è emerso un errore grammaticale. Ecco cosa è successo:
Contesto:
La polemica è scoppiata in seguito alle dichiarazioni di Matteo Salvini e alla chiusura di una scuola durante il Ramadan. Valditara ha sottolineato l’importanza che gli studenti italiani costituiscano la maggioranza nelle classi.
La frase “Se si insegna nelle scuole” è stata oggetto di particolare attenzione su X, così come la mancanza di chiarezza nell’esposizione. “Ministro, adesso riscriva in italiano, forse così riusciamo a capire esattamente quello che ha detto” rimarca il resoconto dei deputati del Pd. Lo scrittore Christian Raimo osserva inoltre:
“Valditara, oltre ad esprimere concetti discutibili (come in questo caso), sembra avere difficoltà nell’uso corretto dell’italiano (come in questo caso). Circa la metà delle volte ottiene tempi verbali e verbali forma sbagliata, usa un lessico oscuro eppure nessuno vorrebbe che per lui venissero introdotte le classi differenziali, abolite nel 1977.”
Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe, ha commentato ironicamente: “Analisi logica: voto 3. Analisi del periodo: voto 1”. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha criticato il ministro sostenendo che “segue le manie di Salvini”, mentre sia la forma che il contenuto del suo messaggio sono stati oggetto di battute e battute su X. Ha aggiunto Antonio Ferrante del Pd “Fai come dico, non faresti come faccio, direi. No, infatti, se lo dicessi.”
Il passo falso del ministro:
Nel suo post il ministro ha commesso un errore grammaticale nell’uso della congiunzione, suscitando ironie e critiche da più parti.Risposta e critica:
“Quando si detta un tweet al telefono non si compie un’operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto. Chiarito questo, faccio notare ai tanti critici dall’indignazione facile, che in queste ore si stanno scatenando nella caccia all’errore, che così facendo ignorano la questione da me posta, evidentemente perché non hanno risposte”,
Conclusione:
L’incidente evidenzia il controllo che i personaggi pubblici subiscono nella loro comunicazione, soprattutto su questioni delicate come l’istruzione e l’integrazione.