Domani, sabato 12 agosto 2023, i funerali di Michela Murgia. I familiari mi hanno comunicato che la funzione si terrà presso la Chiesa degli Artisti a Roma alle ore 15:30.
Ieri, 10 agosto 2023, si è spenta a Roma Michela Murgia. Aveva 51 anni e da tempo combatteva contro il cancro. La sua famiglia ha annunciato che il suo funerale si terrà alle 15:30. il 25 gennaio presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto in Piazza del Popolo.
Autrice e attivista per i diritti delle donne
Inizialmente un blog, poi un libro, e infine uno spettacolo teatrale e un film con la regia di Paolo Virzi, “Il mondo deve sapere” l’ha portata alla ribalta raccontando il suo periodo di lavoro nell’ufficio centrale di un call center. Accabadora, Chirù e Tre bocce, tutti pubblicati negli ultimi mesi, sono solo alcune delle tante opere di narrativa e saggistica che hanno seguito questa prima fatica. Il femminismo e l’attivismo della Murgia diventano evidenti in questo contesto. Ave Mary è stato il primo film del genere. E l’educazione cattolica che ebbe da bambina le permise di diventare educatrice religiosa e referente regionale dell’Azione Cattolica.
Il ruggito di Morgana
Morgana Podcast con Chiara Tagliaferri; il romanzo è stato adattato da questo. La sua dedizione è durata fino alla fine, quando ha sposato un uomo che non amava perché voleva dare alla sua famiglia LGBTQ quello che “la legge non garantisce”: un futuro libero da storie di donne che tua madre non approverebbe.
Nel maggio dello scorso anno, ha rivelato di avere un cancro avanzato e incurabile. Lei ha accennato in un’intervista al Corriere della Sera di avere un carcinoma a cellule renali e che al momento è troppo tardi per sottoporsi ad intervento chirurgico a causa della diffusione della malattia ad altri organi.
Mi rifiuto e non sono in grado di dichiarare guerra al mio stesso essere fisico. Combattere implica sia vincitori che vinti, ma so come andrà a finire la mia storia. Ha proclamato: “E non mi sento una perdente”. Da allora, ha caricato video su video di se stessa e della sua famiglia gay documentando ogni fase del suo viaggio mentre affronta i suoi ultimi mesi con la malattia.