Su iniziativa della Procura di Milano, l’ufficio ha dato mandato alla Guardia di Finanza di raccogliere i documenti rilevanti. Al momento non ci sono sospetti identificati e non è stata presentata alcuna accusa penale.
La Procura di Milano è intervenuta per esaminare il pandoro di beneficenza Balocco legato a Chiara Ferragni. Hanno avviato un’indagine, incaricando la Guardia di Finanza di svolgere le indagini. Al momento non ci sono soggetti interessati né accuse formali. La Guardia di Finanza, denominata Fiamme Gialle, otterrà gli atti relativi alle sanzioni dell’Antitrust contro l’imprenditore e azienda dolciaria per pratiche commerciali scorrette. Si tratta di verificare eventuali irregolarità nel contratto di sponsorizzazione per la vendita dei pandori di Natale Rosa.
A condurre le indagini è il sostituto procuratore Eugenio Fusco, sulla scia delle denunce presentate dal Codacons e dall’Assurt, l’Associazione degli utenti radiotelevisivi. Il Codacons ha precedenti di conflitti legali con il compagno della Ferragni, Fedez, con denunce relative a diffamazione, calunnia, violenza e minacce, tutte respinte.
Per quanto riguarda il caso Pandori, Balocco, Codacons e Assourt hanno presentato denuncia congiunta a 104 procure diverse, accusando l’influencer e l’azienda dolciaria di frode ai consumatori. La Procura di Milano è stata la prima, e per ora l’unica, ad aprire un caso. Il Nucleo di Polizia dell’Economia e della Finanza della Guardia di Finanza della Lombardia acquisirà entro la fine dell’anno tutti gli atti delle indagini avviate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm).
L’indagine dell’Antitrust, conclusa a metà dicembre, ha ritenuto aziende legate a Chiara Ferragni e Balocco responsabili di inganno dei consumatori. Le aziende hanno indotto i consumatori a credere che acquistando il pandoro di Natale Rosa sponsorizzato dall’influencer al prezzo maggiorato di 9 euro si contribuirebbe direttamente ad una donazione a un ospedale torinese, valorizzandone il valore benefico. In realtà Balocco aveva donato 50mila euro all’ospedale sei mesi prima della campagna pubblicitaria. Successivamente la Ferragni ha guadagnato oltre un milione di euro. Di conseguenza, l’Agcm ha comminato sanzioni di un milione di euro a Ferragni e di 420mila euro a Balocco.
