Origini:
Isabella Briganti, nata in Italia nel 1972, porta la sua eredità italiana e la passione per la recitazione in primo piano nella sua carriera. A 54 anni, continua ad affascinare il pubblico con le sue esibizioni sul palco e sullo schermo.
Carriera:
Con una carriera durata oltre 16 anni, Isabella Briganti ha lasciato un segno indelebile sia nel teatro che in televisione. La sua diversificata filmografia include ruoli importanti in film come “Rebecca, la prima moglie” (2007), “Sei mai stato sulla luna?” (2015), “Dove non ho mai vissuto” (2017) e “Scarpe sante” (2023). Oltre al lavoro cinematografico, Briganti ha messo in mostra il suo talento in televisione, apparendo in un episodio della fiction Rai “Don Matteo” nel 2000. Uno dei suoi ruoli di spicco è stato nella miniserie televisiva del 2008 “Don Zeno – L’uomo di Nomadelfia”. ,” in onda su Rai 1, dove ha interpretato il personaggio di Irene.

Vita privata:
Alta 1,70 metri, Isabella Briganti incarna grazia e presenza sia dentro che fuori dallo schermo. Sebbene mantenga privata la sua vita personale, la sua dedizione al suo mestiere e il suo impegno nel fornire performance avvincenti sono evidenti nel suo lavoro.
Serie “Mameli”:
Nell’attesissima serie “Mameli – Il ragazzo che sognava l’Italia”, in onda su Rai 1, Isabella Briganti veste i panni di Adelaide Zoagli Mameli. Adelaide, nobildonna di origine sarda e amica d’infanzia di Giuseppe Mazzini, è la madre di Goffredo Mameli. Le viene attribuito il merito di aver allevato suo figlio in un ambiente ricco di cultura e ideali progressisti. Nota per la sua propensione a circondarsi di intellettuali e nobiltà, Adelaide trasforma la famiglia Mameli in un vivace centro di discorso politico e scambio intellettuale. Incrollabile nel suo sostegno a Goffredo, affronta senza paura il marito quando necessario, dimostrando la sua feroce devozione alle aspirazioni e al benessere di suo figlio.
Man mano che la serie si svolge, il pubblico può aspettarsi che il ritratto di Adelaide Zoagli Mameli da parte di Isabella Briganti sia una rappresentazione avvincente e ricca di sfumature di una donna in anticipo sui tempi, che affronta le complessità della maternità e le aspettative della società con grazia e determinazione.
